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dai GIORNALI di OGGIMA CHE RAZZA di MINISTRO E' UNO CHE NON SA COSA FARE PER RIFORMARE ? 2009-01-11 |
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Il mio pensiero.
Uno che ha detto di voler riformare la pubblica amministrazione deve avere un progetto, altrimenti taccia e si dimetta.
Si è venduto la riforma della Pubblica amministrazione con l'installazione dei tornelli, dicendo che il rendimento è aumentato, vendendo per rendimento il mancato assenteismo che si è ridotto a parer suo del 50% , e intanto il deficit dell'Amministrazione Pubblica in 9 mesi è aumentato del 75% !
E' questa la riforma ?
Ma in nove mesi si è degnato di chiedere agli amministratori di come hanno amministrato in tutti questi anni senza rendere conto come il "Disonesto Amministratore del Vangelo ?"
Ha chiesto loro di preparare delle bozze di riforma per cambiare tale andazzo a dir poco da manicomio : L'incremento del deficit dell'Amministrazione è passato dal 1,2 al 2,1 del PIL.
Nella Pubblica Amministrazione ci sono tantissimi lavoratori onesti, la stragrande maggioranza, compreso i dirigenti, ma ce ne sono anche di quelli che comandavano ed hanno sperperato senza trasformare l'Amministrazione in una grandissima risorsa da terzo millennio, dopo oltre 20 anni dall'Inizio dell'Era Cibernetica, visto il grandissimo potenziale umano a disposizione, fra l'altro grandemente istruito, tanto da poter essere traino e simbolo di sviluppo del terzo millennio.
Quegli Amministratori dovrebbero rendere conto della loro comportamento!
Fra l'altro io ero orgoglioso di mio padre che era un semplice operaio all'Arsenale Militare di Taranto, e di mio Fratello che è stato quadro delle Ferrovie dello Stato, e so quanrto lavoravano, insieme a tantissimi altri amici, mentre ce n'erano altri, i raccomandati che non facevano nulla, anche perché chi li doveva controllare era peggio di loro. Ed io invece non ho lavorato nella pubblica amministrazione, ma ho oltre 39 anni di onesto lavoro al top dell'Ingegneria, e non sono senz'altro uno sprovveduto né uno che ci mangia sopra.
Signor Ministro convochi immediatamente degli incontri a tutti i livelli perché ciascuno possa esprimere il suo parere di quanto non va nelle normali procedure amministrative, cosa va corretto, annullato, cambiato, soprattutto a livello di trasferimento in tempo reale di tutte le pratiche nei loro iter burocratici, di quanta carta inutile va soppressa, di quanto tempo si snellisce l'iter ( sicuramente si ridurrà almeno al 20% del normale tempo attuale. Le spese si ridurranno notevolmente, e soprattutto si libereranno energie vitali per innovare tutto il sistema, compreso ministeri, giustizia, amministrazione, Banca d'Italia, Fisco, Polizia, ASL, effettuando controlli, verifiche, utilizzandole intelligentemente per monitorare in tempo reale tutto quanto avviene nel paese Italia, compreso incidenti sulla strada, domestici e sul lavoro, verificando l'utilizzo delle spese sanitarie imputando ad ogni assistito le reali prestazioni tirandone fuori parametri di controllo reale ed incrociato, ma anche dando un contributo notevole alle aziende sane che hanno bisogno di un'amministrazione efficiente per lavorare in tempo reale, per essere certi dell'onestà dei partner, per evitare intrighi ed inghippi burocratici, per costruire senza lacci e lacciuoli inutili ma nel rispetto della legalità senza inquinare, senza essere circuiti da aziende fasulle o peggio mafiose che aggrovigliano e stritolano, sicure di smaltire senza contribuire a traffici perversi, sicuri di risparmiare contribuendo al risparmio energetico e non arricchendo venditori di fumo o speculatori da strapazzo: Tutto si può fare con una Amministrazione da Terzo Millennio.
Si dia da fare sig. Ministro, non solo a parole e slogan.
Per. Ind. Giacomo Dalessandro
studiotecnicodalessandro@virgilio.it
CORRIERE della SERA
per l'articolo completo vai al sito http://www.corriere.it2009-01-11 "Oggi un impiegato si vergogna del lavoro che fa" Brunetta: "Tocca agli impiegati pubblici tirarci fuori dalla crisi" "Col bastone e con la carota voglio arrivare a un 20, 30, 40% di produttività in più" Il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, in una foto di repertorio (Ansa) Il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, in una foto di repertorio (Ansa) ROCCARASO (L'AQUILA) - "Il tornitore della Ferrari ha il sorriso e la dignità di dire al figlio il lavoro che fa, l’impiegato al catasto no". Lo ha detto il ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, dal palco di "Neveazzurra" a Roccaraso (L’Aquila). IL BASTONE E LA CAROTA - A giudizio di Brunetta "Se uno ora fa il professore, il burocrate, l’impiegato al catasto, si vergogna". "Voglio che la nostra burocrazia sia come la Ferrari: perchè non può esserlo, che cosa le manca? La qualità media dei dipendenti è anche più alta, la rivoluzione è possibile". "Noi dobbiamo uscire dalla crisi con un Paese diverso", ha aggiunto Brunetta. "Adesso che siamo in una crisi globale - ha sottolineato - c'è questa grande occasione: dobbiamo instillare il senso di responsabilità con un bastone. E la carota è l'orgoglio". "TOCCA A DIPENDENTI PUBBLICI TIRARCI FUORI" -"In questi tempi molti lavoratori del privato temono la cassa integrazione, mentre i lavoratori del pubblico non hanno questa paura. Se c’è questo privilegio, sono loro che devono tirare fuori l’Italia della crisi", ha proseguito il ministro. "Pensate il traino che può avere l’efficienza della P.A. sul resto dell’economia". "Abbiamo tutte le condizioni per farlo: contratto, capitale umano, posto sicuro" e per questo i dipendenti pubblici "devono avere l’orgoglio di dire "dalla crisi siamo noi a tirarvi fuori". Se ciascuno dei 3 milioni 600 mila dipendenti aumenta la sua produttività c’è più efficienza e qualità per imprese e famiglie. Pensate solo ai tempi lunghissimi della giustizia". "GIUSTIZIA IN SITUAZIONE PRE-INDUSTRIALE" - "La giustizia in Italia ha problemi di carattere organizzativo. Nei tribunali c'è una situazione preindustriale. Il 90% dei problemi della giustizia in Italia si chiama efficienza, produttività, trasparenza, spendere bene i soldi". A giudizio di Brunetta "finora l’inefficienza della P.A. ha fatto da freno a mano, ed è la ragione per cui noi cresciamo meno dell’Europa. In questo momento di crisi, abbiamo questo vantaggio" di poter agire sull’efficienza della P.A., e il ministro vuole farlo "col bastone e con la carota: voglio tirare fuori un 20, 30, 40% di produttività in più. La carota è che se l’Italia cresce di più ci sono più risorse per tutti, la carota è la dignità". "LA CGIL È IL MIO NEMICO" - Dal palco di Roccaraso Brunetta ha parlato anche dei suoi rapporti con opposizione e sindacati. "Ho avuto buonissimi rapporti con il Pd, come dimostra il fatto che sulla mia legge al Senato c'è stato quasi un voto unanime". "Non è stata la stessa cosa sul fronte sindacale - ha proseguito -: io ho avuto un grande nemico che è stata la Cgil, che su tutte le mie iniziative non ha mai detto di si. La cosa mi dispiace molto perchè la Cgil è un grande sindacato, ma i sindacati - ha concluso - quando sono conservatori non servono al Paese". 11 gennaio 2009
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REPUBBLICA per l'articolo completo vai al sito http://www.repubblica.it/2009-01-11 Il ministro attacca nuovamente i dipendenti pubblici "Il tornitore della Ferrari ha il sorriso e la dignità, i burocrati no" Brunetta: "L'impiegato del catasto si vergogna di dire al figlio cosa fa" Sulla Cgil: "E' il mio grande nemico: non ha detto un solo sì" La replica: "E' passato dalla megalomania alla paranoia" Brunetta: "L'impiegato del catasto si vergogna di dire al figlio cosa fa" Il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta ROMA - Nuovo attacco del ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta ai dipendenti della pubblica amministrazione. "Il tornitore alla Ferrari ha il sorriso e la dignità di dire al figlio che cosa fa, l'impiegato al catasto, i professori, i burocrati no", ha detto Brunetta parlando a Neveazzurra, la kermesse politica invernale del Pdl che si tiene a Roccaraso. Le proposte di Brunetta. Il ministro annuncia che per migliorare la pubblica amministrazione userà il bastone e la carota. La carota - spieg - è quella di "dare più dignità" ai dipendenti. "La ostra burocrazia deve essere come la Ferrari". Un altro strumento per favorire l'aumento della produttività sarà mutuato da eBay: "Chiunque di voi abbia comprato qualcosa lì sa che alla fine della transazione compaiono tre freccette: sei tenuto a dare il tuo giudizio". Anche nel settore pubblico da fine gennaio "chi offe un servizio sarà giudicato e chi fruisce della transazione avrà in mano questo strumento di giudizio". Il sistema si avvarrà anche dell'ufficio relazioni con il pubblico, che verrà rinnovato: "A fine gennaio partirà l'esperimento della Linea amica, un ufficio relazioni col pubblico unico, e collegato con tutti gli uffici delle amministrazioni". L'attacco alla Cgil. Il ministro si scaglia anche contro la Cgil: "E' il mio grande nemico - dichiara - La Cgil non ha detto un solo sì. I sindacati sono importanti, ma quando sono conservatori non servono al paese. Spero che si ravvedano". E la replica. "Il ministro Brunetta passa dalla megalomania alla paranoia - replica Carlo Podda, segretario generale della Fp-Cgil - Il ministro, resosi conto che ormai l'opinione pubblica ha smesso di abboccare agli annunci di miracolosi risparmi e recuperi di efficienza nei servizi pubblici, visto che ciascun cittadino e impresa è in grado di verificare che tutto è come prima, ha deciso di individuare 'il nemico' e manco a dirlo il nemico è chiunque osi avere un parere diverso dal suo". Le reazioni politiche. Molto critica Linda Lanzillotta, ministro ombra del Pd della Funzione pubblica: "Brunetta la smetta di fare propaganda a spese dei milioni di impiegati, professori, magistrati, addetti ai servizi, che con orgoglio e dignità, pur tra enormi difficoltà, fanno funzionare i servizi fondamentali del paese . Si vergogni piuttosto lui e chieda scusa agli italiani per tutto quello che non funziona e contro cui si scontrano ogni giorno cittadini e imprese". (11 gennaio 2009)
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L'UNITA' per l'articolo completo vai al sito http://www.unita.it2009-01-11 Brunetta: la Cgil è il grande nemico È uno show degno del miglior Berlusconi, quello che ha inscenato il ministro Renato Brunetta parlando a Roccaraso alla kermesse Neveazzurra. Ha iniziato dicendo che i dipendenti pubblici si vergognano di dire che lavoro fanno ai figli, siano essi insegnanti o "mezzemaniche". Quindi se ha annunciato che d’ora in avanti la produttività sarà valutata con metodi diversi a seconda dei dipendenti, con un sistema di "freccette" che ricorda Facebook ma anche l’esimio Emilio Fede. Infine un affondo sulla Cgil, definito "il nemico che non ha mai detto sì". "Il ministro Brunetta passa dalla megalomania alla paranoia", replica Carlo Podda, segretario generale della Fp-Cgil. "Il ministro - continua Podda raggiunto al telefono - resosi conto che ormai l'opinione pubblica ha smesso di abboccare agli annunci di miracolosi risparmi e recuperi di efficienza nei servizi pubblici, visto che ciascun cittadino e impresa è in grado di verificare che tutto è come prima, ha deciso di individuare "il nemico" e manco a dirlo il nemico è chiunque osi avere un parere diverso dal suo". Podda aggiunge che la Cgil "rivendica per sè, da primo sindacato dei lavoratori pubblici quale è, la capacità di indicare una strada autentica per le riforme e per la difesa di quanti lavorano ad iniziare dai precari che a partire da giugno in circa 70.000 il ministro Brunetta licenzierà". Anche per questo venerdì 13 febbraio la Fp-Cgil, insieme alla Fiom, ha indetto conclude Podda "il più grande sciopero e la più grande manifestazione nazionale del lavoro pubblico". "Io non ci dormo la notte"- ha detto in effetti Brunetta - per le critiche che "mi vengono rivolte" anche dagli intellettuali e giornalisti "come Scalfaro e la Tornabuoni che ha definito le mie battaglie delle vanterie". Quindi ha spiegato il sistema "freccette": "Nel passato per varie ragioni di cattiva politica si dava la produttività uguale per tutti. Non sarà più così".. "Il salario accessorio – ha annunciato da Neveazzurra a Roccaraso - verrà dato solo a chi ha partecipato a progetti di miglioramento della qualità del servizio e della riduzione dei tempi. Ci saranno degli strumenti per misurare tutto questo. Sto lanciando - aggiunge - il sistema delle freccette: chiunque di voi abbia comprato qualcosa su E-Bay alla fine della transazione sa che compaiono tre freccette: ovvero tu sei tenuto a dare il suo giudizio sulla transazione". Succederà così anche per la Pubblica amministrazione. Il ministro spiega che "l'esperimento partirà alla fine del mese. Ogni giorno - osserva Brunetta - i 60 milioni dei cittadini hanno milioni di transazioni, ovvero di rapporti e di contatti con la pubblica amministrazione. Nessuno sa se quel contatto è andato a buon fine. Anzi – sottolinea Brunetta - ora la stragande maggioranza non va a buon fine, ma ora ogni transazione sarà oggetto di un giudizio". Dunque nel futuro "chi offe un servizio sarà giudicato e chi fruisce della transazione avrà in mano questo strumento di giudizio". Brunetta conclude: "Io sarò presente. Sarà giudicato anche un impiegato che avrà dato un sorriso al cliente".Quindi a fine gennaio partirà il sistema delle freccette "tramite delle macchinette che costeranno poco: metà – dice Brunetta - le pago io, metà chi le installa. Immaginate - osserva il ministro della Pubblica amministrazione - se il paese mettesse in circolo tutte le macchinette in tutti i campi e ogni giorno viene fuori la mappa dell'insoddisfazione.... D'ora in poi ci sarà trasparenza e controllo". Invece di fare questi sproloqui – anche se non è questa la parola usata -Brunetta farebbe meglio a dare motivazioni ai dipendenti pubblici, gli fa notare la Uil. E critiche arrivano al ministro anche dalla Cisl. "I dipendenti pubblici onesti sono orgogliosi di dire ai propri figli che fanno gli infermieri, gli ispettori, i tecnici della prevenzione, i cancellieri. Sbaglia dunque il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, a pensare che manchi orgoglio ai dipendenti statali onesti che sono la stragrande maggioranza dei più di tre milioni di lavoratori pubblici del nostro paese". È la replica del segretario generale della Funzione Pubblica Cisl, Giovanni Faverin. Mentre da Linda Lanzillotta del Pd e Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione, giudicano inaccettabili e propagandistiche le parole del ministro. Per Giuliano Cazzola del Pdl, che lo difende, invece Brunetta incontra il senso comune. 11 gennaio 2009
Undicietrenta, Brunetta ora sogna i fannulloni "operosi" di Roberto Cotroneo Renato Brunetta deve avere un software sconosciuto, un sistema operativo che elabora informazioni in modo costantemente sorprendente. L’ultima di Brunetta non riguarda i fannulloni ma è una sorta di appello accorato, una chiamata alle armi per il pubblico impiego. Dopo aver detto loro che non lavoravano abbastanza, ora il ministro Brunetta ha deciso che i dipendenti pubblici sono la via di uscita, la chiave di volta, contro la recessione. Il paragone è calzante: un tornitore alla Ferrari è fiero di fronte ai suoi figli del lavoro che fa, un impiegato del catasto o un insegnante no, dice il ministro. Dunque? Dunque portare a una produzione del 40 per cento in più coloro che lavorano nella pubblica amministrazione. E come fare? Semplice: solo chi lavora nel pubblico non teme la cassa integrazione e non teme di perdere il posto di lavoro, come invece avviene nel settore privato. Loro dovrebbero mettersi sulla barricata e dire, noi impiegati delle poste, del catasto, dei ministeri, professori, e altro, siamo in grado di portarvi fuori dalla crisi. Commovente davvero: come il professore dell’"Attimo Fuggente", Brunetta si rifà al Whitman di "Capitano, mio capitano". E non capisci molto bene se è una forma di megalomania napoleonica, o invece una sindrome che ancora non conosciamo. Il pubblico impiego è quello che ha visto maggiormente diminuire il suo potere di acquisto, e non solo ora che siamo in recessione, ma ancora prima, già dal passaggio lira- euro. I docenti italiani, ma forse Brunetta non lo sa, non si vergognano affatto di dire ai proprio figli del lavoro che fanno, anzi, ne sono orgogliosi. Forse si vergognano di dire che, nonostante abbiamo con sacrifici studiato quasi vent’anni per occupare quel posto, guadagnano un terzo di un tornitore della Ferrari. Bisogna trasformare un impiegato del catasto come un tornitore della Ferrari? E allora il ministro Brunetta dovrebbe sapere che se non accade l colpa è anche dei vari governi che si sono succeduti negli ultimi 25 anni: nessuno ha provveduto ad aggiornare, e a rendere più tecnologici ed efficaci luoghi come i catasti. E gli impiegati dei catasti delle città d’Italia vivono tra la polvere, e non certo a Silicon Valley. I dipendenti pubblici in questo modo dovrebbero aumentare la produttività del 40 per cento. Naturalmente a costo zero. Qualche mese fa erano fannulloni. Tra un mese cosa saranno? 12 gennaio 2009
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il SOLE 24 ORE per l'articolo completo vai al sito http://www.ilsole24ore.com2009-01-11
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per l'articolo completo vai al sito 2009-01-08 http://www.avvenire.it http://www.lastampa.it/redazione/default.asp http://www.italysoft.com/news/famiglia-cristiana.html http://www.italysoft.com/news/il-punto-informatico.html
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per l'articolo completo vai al sito 2009-01-08 http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_homepage_03.php?IDCategoria=1 http://www.ilgiornale.it/ http://www.vatican.va/news_services/or/home_ita.html
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per l'articolo completo vai al sito 2009-01-08 http://www.europaquotidiano.it/site/engine.asp http://www.gazzetta.it/ http://www.corrieredellosport.it/ http://www.wallstreetitalia.com/ |
per l'articolo completo vai al sito 2009-01-08 http://www.panorama.it/ http://espresso.repubblica.it/ http://www.sorrisi.com/sorrisi/home/index.jsp http://www.sanpaolo.org/fc/default.htm |
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